Strettamente collegata alla scelta di sottoporsi a una tricopigmentazione è la parallela scelta dell’operatore a cui affidarsi per il trattamento. Scegliere la persona e la struttura giuste è sicuramente un elemento fondamentale a garantire poi la soddisfazione finale del cliente.
FATTORI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE DURANTE LA SCELTA
Sono numerosi gli aspetti da prendere in considerazione per compiere questa scelta. Innanzitutto bisogna scegliere se si desidera optare per il trattamento permanente o per quello temporaneo. Non tutti i tricopigmentisti infatti offrono entrambi i servizi o, anche se lo fanno, non è detto che siano davvero esperti in tutti e due i campi. Le tecniche sono sì simili, ma non sono identiche, e per questo richiedono competenze differenti.
Ulteriore elemento, sicuramente di altrettanta importanza, è l’esperienza dell’operatore. Ogni caso è a sé e solo un tecnico con una notevole esperienza può assicurare di essere in grado di gestire ogni tipo possibile di situazione e necessità. Inoltre, maggiore è l’esperienza dell’operatore, maggiori sono le sue capacità tecniche e la sua manualità, elementi che si acquisiscono con il tempo e con la continua pratica.
Altro aspetto fondamentale è rivolgersi a chi disponga della strumentazione e dei materiali corretti. Una classica macchina da micropigmentazione o, peggio, una pistola da tatuaggio, non sono macchinari specificatamente studiati per essere utilizzati sullo scalpo per realizzare esclusivamente piccoli depositi di pigmento che simulino la presenza dei capelli. Di conseguenza, i risultati che si possono ottenere usando questo tipo di apparecchiatura non saranno affatto buoni. Allo stesso modo, anche aghi e pigmenti devono essere specifici per la tricopigmentazione. L’ago deve permettere di realizzare precisamente dei micro depositi puntiformi, e non linee e forme come succede invece per i generici tatuaggi, e il pigmento deve essere della giusta tonalità per simulare efficacemente un pelo che spunta, senza finire col virare al blu o al verde. Un vero professionista della tricopigmentazione non utilizzerà materiali non specifici, ma esclusivamente quelli appositamente studiati per essere utilizzati sul cuoio capelluto. Solo questi assicurano la doverosa qualità del trattamento, tanto a livello estetico quanto per la sicurezza e la salute di chi sceglie di sottoporvisi e dell’operatore stesso.
I RISCHI DI AFFIDARSI ALLE MANI SBAGLIATE
Non bisogna assolutamente sottovalutare il ruolo dell’operatore che si sceglie, uno non vale l’altro. A dimostrazione di ciò, basta navigare un po’ su internet per trovare innumerevoli casi di tricopigmentazioni mal eseguite e che obbligano poi lo sfortunato cliente a ricorrere a trattamenti di rimozione del pigmento con il laser. Ritrovarsi costretti a questa scelta è estremamente spiacevole per una lunga serie di fattori facilmente intuibili. Alla fine, si saranno spesi soldi per la tricopigmentazione e altri soldi ancora per farsela rimuovere, per ritrovarsi poi, se tutto va bene, al punto di partenza con il problema della calvizie ancora da risolvere. Per non parlare poi di tutto il tempo che questo processo porta via e del fatto che, finché i cicli di laser non sono conclusi, si è costretti ad avere un aspetto spiacevole e che può essere fonte di grande disagio. Quando si tratta di mettere il proprio aspetto esteriore in mano a qualcuno è sempre bene informarsi adeguatamente.