Molte persone affette da calvizie vedono nel trapianto di capelli la possibile soluzione finale al loro problema. Tuttavia, il trapianto non è sempre necessariamente una soluzione miracolosa. Una delle sue complicazioni, ad esempio, è il fatto che lascia delle cicatrici. Queste possono essere più o meno piccole e più o meno visibili a seconda di svariati fattori, ma resta il fatto che possono essere motivo di disagio in chi si è sottoposto al trapianto. La tricopigmentazione può essere un valido aiuto in questi casi andando a nascondere e a camuffare le suddette cicatrici. Sapendo che, nell’eventualità che il trapianto lasci antiestetiche cicatrici, esiste comunque una tecnica capace di limitarne la visibilità permette di vivere con molta più serenità la scelta di sottoporsi a questo tipo di intervento.

 

DIVERSI TIPI DI TRAPIANTI E DIVERSE CICATRICI DA COPRIRE

Le cicatrici lasciate da un trapianto di capelli in area donatrice possono essere diverse, a seconda del tipo di trapianto che è stato eseguito. Infatti, la differenza tra i trapianti STRIP e FUE sta nella modalità di estrazione delle unità follicolari dall’area donatrice. E’ proprio questo processo a lasciare le cicatrici che, di conseguenza, saranno diverse a seconda della modalità utilizzata.

La tecnica di trapianto STRIP prevede che venga rimossa un’intera losanga di pelle dalla zona donatrice, dalla quale estrarre poi le unità follicolari da andare a impiantare in zona ricevente. Questo significa che si crea un vero e proprio taglio con due lembi di pelle che vanno poi nuovamente uniti tra loro con una sutura. Di conseguenza, la cicatrice che rimarrà dopo questo tipo di intervento sarà solo una e lineare, più o meno sottile. Se si terranno i capelli abbastanza lunghi dopo il trapianto questa risulterà sufficientemente coperta, mentre se si sceglierà di tenerli corti questa sarà ben visibile. Volendo evitare domande a riguardo, o volendo evitare che la gente addirittura intuisca che ci si è sottoposti a un trapianto di capelli, si può optare per una tricopigmentazione su scar. A seguito di questa procedura la cicatrice, per ovvie ragioni, non potrà scomparire, ma sarà molto meno visibile e il suo aspetto migliorerà significativamente.

Il trapianto FUE invece prevede l’estrazione delle singole unità follicolari una per volta. Questo processo evita il formarsi di una cicatrice lunga e visibile come quella STRIP. Le cicatrici FUE infatti saranno piccole e circolari, tendenzialmente molto meno visibili, anche se numerose. Tuttavia questo tipo di estrazione tende a lasciare la zona donatrice più palesemente svuotata, specialmente se il numero di estrazioni è stato significativo. Con la tricopigmentazione si può andare a intervenire trattando le cicatrici FUE così che, al posto che essere piccoli cerchi chiari e privi di capelli, sembri nuovamente che anche lì i capelli stiano crescendo. Questo permette sia di nascondere le cicatrici di per sé che di donare in generale alla zona un aspetto più pieno e folto.

In generale esistono alcune condizioni imprescindibili perché una cicatrice possa essere trattata con la tricopigmentazione in tutta sicurezza, cioè che sia pienamente guarita, piatta e perlacea.