L’alopecia androgenetica maschile si manifesta solitamente con un iniziale arretramento della linea frontale / vertice e con i successivi processi di miniaturizzazione e perdita dei capelli nella zona superiore del cuoio capelluto. Con la tricopigmentazione è possibile andare a intervenire proprio in queste zone, riempiendo vertice e mid scalp e andando a ricostruire, anche totalmente, la zona della linea frontale.
L’IMPORTANZA DELLA GIUSTA LINEA FRONTALE
La linea frontale, o hairline, nient’altro è che la linea di attaccatura dei capelli al di sopra della fronte, la riga di confine tra la pelle glabra e i capelli. Di norma, gli uomini caucasici presentano una linea a forma di U o di V più o meno accentuate, mentre gli uomini afro tendono ad averla più dritta. A prescindere dalla forma, si tratta di una zona particolarmente visibile. La sua assenza, o il suo essere più o meno alta, può modificare significativamente l’apparire del volto. Per questa ragione la ricostruzione della linea frontale permette a chi soffre il disagio della perdita di capelli di riacquisire sicurezza nelle relazioni sociali.
L’effetto dato dall’avere una linea frontale ancora integra non si ottiene esclusivamente avendo effettivamente dei capelli in quella zona, ma anche simulandoli con la tricopigmentazione. La micropigmentazione del cuoio capelluto infatti permette di avere un look rasato, non calvo, con la linea frontale ben presente a incorniciare il volto. Ovviamente, una tricopigmentazione correttamente eseguita prevede la realizzazione di una hairline che risulti totalmente naturale, visibile sì, ma non per questo esageratamente marcata e forte. I capelli della zona frontale infatti sono di natura meno densi e a tale naturalezza deve attenersi il tecnico tricopigmentista. E’ un errore ritenere che una linea frontale più marcata sia esteticamente più bella, al contrario, se troppo evidente risulta infine totalmente fake, il che non è chiaramente ciò che chi sceglie di sottoporsi a questo trattamento desidera. Anche per questo è importante rivolgersi a un tecnico che abbia sia le competenze tecniche adeguate che le giuste nozioni per consigliare al cliente la soluzione migliore e più naturale.
Oltre al livello di definizione, ci sono altre caratteristiche della linea frontale che è bene tenere a mente se si vuole ottenere un trattamento realistico. Ad esempio, quasi mai in natura questa è totalmente simmetrica. Nel momento in cui la si ricostruisce con la tricopigmentazione si potrebbe pensare che sia meglio disegnarla esattamente speculare sul lato destro e sinistro della fronte, ma una scelta del genere potrebbe compromettere il livello di naturalezza del risultato finale. Similmente, ci si potrebbe voler sottoporre a un trattamento di tricopigmentazione con l’obiettivo di abbassarla sensibilmente così da ridurre l’altezza della stempiatura. Quest’idea nasce dalla convinzione che la stempiatura sia necessariamente un difetto e un sintomo di calvizie, quando in realtà si tratta di un fenomeno totalmente fisiologico ed è presente anche in chi conserva totalmente i propri capelli. Un tecnico competente eviterà quindi di soddisfare una richiesta di linea frontale bassissima o diritta perché sarà consapevole dell’inevitabile innaturalezza finale di un trattamento realizzato in questo modo.